mercoledì 29 agosto 2012

Indiana Jones, иван карамазов e il bizzarro castello

RITORNO ALLA ROCCHETTA MATTEI


Fino a qualche anno fa avevo un sogno ricorrente:

luoghi misteriosi e antichi, castelli pieni di stanze, giardini, paesi abbandonati e passaggi segreti, oggetti particolari degni dell'attenzione di un'archeologo. In effetti in queste visioni mi muovevo con l'abilità e l'interesse di Indiana Jones ma con la curiosità e la sorpresa di un bambino.
Ritengo che parte delle cause di questo sogno che ho avuto decine di volte in vita mia sia da attribuire alla "Rocchetta Mattei".

In età preadolescenziale visitai per la prima volta questo grande castello dell'Appennino Bolognese che si trova nei pressi di Riola Di Vergato. E' una sorta di rocca a imitazione medioevale ma più moresca o infarcita di chissà quali altri stili, insomma: una meravigliosa e spettacolare accozzaglia di architetture molto kitsch ma di grande effetto e che riesce anche a sposare la meravigliosa natura circostante senza deturparne l'immagine ma anzi quasi integrandosi con le colline
All'epoca, con un folto gruppo di amici più grandi, entrammo furtivamente nell'edificio ormai incustodito e abbandonato da decenni. Mi ricordo che, dopo aver oltrepassato la recinzione già danneggiata da chissà quanti visitatori clandestini, entrammo da una porta o una finestra sul retro ma col giusto spirito dei curiosi e non certo danneggiando la struttura.
La "Rocchetta" è un insieme di scale, statue, iscrizioni, stanze particolari, affrescate o arricchite da maioliche. Un giardino interno richiama fortemente un patio dell' "alhambra" di Granada mentre un ponte levatoio su una alta torre porta a una stanza da letto ora senza più arredamento. Un'altra piccola stanza nei piani alti si chiama "Sala dei Novanta", così era scritto e mi dissero che doveva essere il luogo di un ritrovo tra novantenni il giorno in cui il conte avesse raggiunto tale età, l'11 gennaio del 1899. Probabilmente tale ipotetica longevità (che non raggiunse) sarebbe arrivata grazie alle sue medicine omeopatiche trattandosi di un medico di fama mondiale, per quanto avversato dalla medicina tradizionale.

Diverso tempo fa, dopo un altro dei miei sogni archeologici, sono salito in sella alla mia bicicletta come spesso mi capita nelle belle giornate estive e girovagando a caso per la provincia mi sono ritrovato proprio a Riola. Il Castello era troppo vicino per non poter fare un salto e così ho percorso il chilometro che lo separa dal paese scoprendo in realtà di trovarmi a Ponte, frazione di Grizzana.

Ora tutta la struttura è sotto restauro e al momento non è visitabile ma già le cupole hanno ripreso la loro doratura originale e altre ale del castello sono tornate a risplendere.
Ho vissuto un vero tuffo in un passato lontano della mia vita
E un tuffo nei miei sogni.

Questa bellissima foto l'ho trovata su Google, Foto di Giorgio Bartolommei www.fotocommunity.it. Nel caso violasse qualche copyright mi preoccupaerò di toglierla immediatamente.



Il brano che segue, con la sorpresa finale che nemmeno ricordavo (mi ha aiutato la biografia del Conte su Wikipedia), è la visione di Ivan, uno dei fratelli Karamazov protagonisti della Grande opera di Dostojevskji. 

"Se ti fa male il naso, vatti a curare a Parigi: lì, dicono, c'è uno specialista europeo che cura il naso. Vai a Parigi, quello ti esamina il naso e ti dice: "Posso curarvi soltanto la narice destra, perché non curo le narici sinistre, non è la mia specialità, ma dopo la mia cura andate a Vienna, lì c'è lo specialista adatto che riuscirà a guarirvi la narice sinistra". 
Che fai allora? Io sono ricorso ai rimedi popolari, un dottore tedesco mi ha consigliato di cospargermi di miele e sale durante il bagno a vapore. Io ci sono andato solo per farmi un bagno di vapore in più: mi sono impiastricciato tutto e senza alcun beneficio. 
Disperato, ho scritto al conte Mattei a Milano, che mi ha mandato un libro e delle gocce, che Dio lo benedica.  "

" Приедешь в Париж, он осмотрит нос: я вам, скажет, только правую ноздрю могу вылечить, потому что левых ноздрей не лечу, это не моя специальность, а поезжайте после меня в Вену, там вам особый специалист левую ноздрю долечит. Что будешь делать? Прибегнул к народным средствам, один немец-доктор посоветовал в бане на полке медом с солью вытереться. Я, единственно чтобы только в баню лишний раз сходить, пошел: выпачкался весь, и никакой пользы. С отчаяния графу Маттеи в Милан написал; прислал книгу и капли, бог с ним. И вообрази: мальц-экстракт Гоффа помог! Купил нечаянно, выпил полторы стклянки, и хоть танцевать, всё как рукой сняло."



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