giovedì 11 settembre 2008

SAVONAROLA

LA CRISI


Questa parola, periodicamente in passato e spesso nell'ultimo decennio, sembra essere il vero terrore dei paesi più ricchi del mondo (che volutamente non definisco più civilizzati).

La nazione in cui vivo ha quasi completamente dimenticato cosa voglia dire saltare due o tre giorni di pasti per mancanza di denaro. Mi trovo costretto ed evitare di condividere le drammatiche contraddizioni della mia stessa gente che si lamenta di non arrivare a fine mese navigando nel superfluo.

Questa è la crisi? La crisi significa non potersi più permettere gli stessi oggetti, le stesse spese dell'anno precedente?

Per me è ben altro. La crisi è il fatto di vivere in una nazione cattiva, tra gente cattiva ed egoista, con un livello di moralità basso ed un modo di vivere scadente.

Decadenza è la parola giusta, altro che crisi.


Ho detto tante volte su queste pagine che non si sogna più ma penso anche che non si ami più e non ci sia più rispetto.

MIgliaia di persone adottano i bambini a distanza e se il vicino di appartamento in condominio ha il figlio neonato che piange tutte le notti, protestano con l'amministratore.

Giornata della memoria, nazisti spietati, Martin L. King e Mandela e per strada evitano rumeni ed albanesi che chiedono un'informazione dopo dieci ore di lavoro in fabbrica.

Questa nazione ha dimenticato la musica, il teatro, l'arte, la poesia. Ignoranti, scontrosi, diffidenti e maleducati

con il cellulare nell'orecchio e poca passione per la vita, per il lavoro, per il bello.

La nostra casa è il luogo che ci protegge dal dover comunicare con il mondo, con le persone e prima o poi bisogna trovare il modo di non comunicare con la famiglia.

Tutti hanno imparato a rubare e distruggere i sogni degli altri perché non hanno i propri.


Si cerca di prolungare la giovinezza estetica perché non si è in grado di maturare dentro. Il divertimento è costruito e consuetudinario quanto il lavoro. Le vacanze servono solo a visitare riproduzioni dell'Europa vicino mari meravigliosi corredati da usi e costumi locali artificiosi e commerciali. Vacanze solo per mostrare foto: le immagini e le emozioni non finiscono nel nostro cuore ma nell'apparecchio digitale.


Isolarsi, isolarsi in mezzo ad una folla.

Oh mamma mia! Rido di me stesso perché parlo da Savonarola.

Ed invece io sbaglio più di tanti

ma se voglio migliorare è anche difficile trovare modelli da imitare.


 




Sì, sì, Savonarola era decisamente brutto, forse per questo era tanto acido......


 


 


 

6 commenti:

  1. tu almeno sei piu' bello di savonarola..
    so che non sei d'accordo, ma c'e' anche del buono nelle persone, anche se anch'io tendo a generalizzare e a disprezzare il genere umano (altro che gli italiani), poi penso pero' alle persone che conosco io, e c'e' del buono in tanti, e tanti che la pensano cosi'... magari per vedere il buono attorno bisognerebbe che cercassimo di vivere, almeno noi, secondo la nostra natura.. magari qualcun altro si convince..... (si, sono una sborona esaltata, mi sono messa, io e i miei amici, fra quelli che hanno del buono da dimostrare, o comunque che come pensieri sono un po' fuori dal coro...........)

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  2. eh.. magari mi firmo eh...
    ciao, Silvia

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  3. beh, l'immagine di Savonarola che ho utilizzato voleva proprio alleggerire ilpeso di un commento un po' "forte" in stile "ultimi giorni di Sodoma e Gomorra"
    Qui non è un problema di "essere circondati da persone brutte e cattive"
    io credo che il problema sia la lotta quotidiana di tanti di noi per non essere integrati del tutto in questa macchina che annulla la personalità e l'umanità.
    IL problema siamo noi stessi, prima ancora di giudicare gli altri....

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  4. beh, l'immagine di Savonarola che ho utilizzato voleva proprio alleggerire ilpeso di un commento un po' "forte" in stile "ultimi giorni di Sodoma e Gomorra"
    Qui non è un problema di "essere circondati da persone brutte e cattive"
    io credo che il problema sia la lotta quotidiana di tanti di noi per non essere integrati del tutto in questa macchina che annulla la personalità e l'umanità.
    IL problema siamo noi stessi, prima ancora di giudicare gli altri....

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  5. a volte vorrei essere cieca per non vedere, sorda per non sentire..

    per fortuna ci sono anche delle immagini e dei suoni che mi rendono ancora fiera dei miei sensi.

    keep on!
    ciaoo
    sb

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  6. Sì, ci sono anche persone per cui vale la pena aprire gli occhi e le orecchie.
    C'è ancora umanità nelle caverne

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