In questo modo, curiosando o meglio viaggiando su Internet, mi sono imbattuto in una magnifica quanto celebre canzone dei primi anni 90 che nemmeno ricordavo più tanto bene. All'epoca tale brano ebbe un successo notevole in Italia come nel resto del Pianeta un po' per il suo andamento accattivante a mo' di canzone folk, un po' per l'arpeggio e il magnifico registro basso del cantante ma credo soprattutto per l'originalità del titolo: "MMM MMM MMM MMM".
Tutti noi ragazzi ripetevamo solo quel verso del ritornello dei "Crash Test Dummies", così si chiamava quel gruppo di cui ignoro l'esistenza di altri album.
"MMM MMM MMM MMM",
Nessuno di noi si era preoccupato di ascoltare più a fondo il testo e per quanto lo stesso titolo ci facesse immaginare un racconto altrettanto originale e intelligente, io per primo accantonai la preoccupazione di approfondire il tutto.
Poi, come dicevo, tanti anni dopo incontro ancora questa canzone piacevole. Provo a ricantarla apprezzandone le difficoltà di esecuzione (trasformarla in una lagna insignificante è più facile di quanto si creda) e in questo sforzo cerco di comprendere quello che posso di un testo poco semplice che nasconde qualcosa che solo dopo diversi ascolti riesco a focalizzare.
Once there was this kid who
Got into an accident and couldn't come to school
But when he finally came back
His hair had turned from black into bright white
He said that it was from when
The cars had smashed so hard
Mmm mmm mmm mmm
Mmm mmm mmm mmm
Got into an accident and couldn't come to school
But when he finally came back
His hair had turned from black into bright white
He said that it was from when
The cars had smashed so hard
Mmm mmm mmm mmm
Mmm mmm mmm mmm
Once there was this girl who
Wouldn't go and change with the
girls in the change room
But when they finally made her
They saw birthmarks all over her body
She couldn't quite explain it
They'd always just been there
Mmm mmm mmm mmm
Mmm mmm mmm mmm
Mmm mmm mmm mmm
Mmm mmm mmm mmm
But both girl and boy were glad
'Cause one kid had it worst than that
'Cause then there was this boy whose
Parents made him come directly
home right after school
And when they went to their church
They shook and lurched all over the church floor
They couldn't quite explain it
They'd always just gone there
Mmm mmm mmm mmm
Mmm mmm mmm mmm
Mmm mmm mmm mmm
Mmm mmm mmm mmm
Mmm mmm mmm mmm
Ok sono ragazzini, bambini ma sono bambini che subiscono violenze o almeno questo è quello che mi sembra di afferrare! Quelle tre strofe che scivolvano serene tra le mie labbra nascondevano una drammaticità che mi ha impressionato, pur utlizzando immagini e metafore molto delicate. Bambini, bambini che nascondono le loro violenze non spiegando i segni sul corpo: come se fossero "sempre stati lì". Ragazzi che inventano scuse poco plausibili per i loro lunghi periodi di assenza e che vivono costrizioni assurde ed emarginazione per colpa di genitori fanatici o violenti.
Anche il "MMM" ora mi sembra una riflessione amara sulla situazione di ragazzi come questi, su episodi che anche nel video della canzone vengono riprodotti ma nello stile di una rappresentazione scolastica, con molto tatto e senza quell'evidenza che potrebbe disturbare una persona molto sensibile.
Volevo inserirla in un mio repertorio per le feste ma ora preferisco cantarla tra me, pensando che quei bambini sono veri e non soltanto un racconto astratto o una rappresentazione.
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