lunedì 21 maggio 2012

LA MACCHINA DEL TEMPO


VIAGGIANDO NEL 900 DI FRED ASTAIRE.



Mi ritrovo a parlare con me stesso dei medesimi argomenti e della bellezza di un mondo che non mi appartiene, quello in cui sono vissuti più o meno i miei bisnonni.
Forse è la maniera di fuggire da un altro mondo, al quale non appartengo io: quel mondo che chiamo senza amore e che non crede più in niente.


E allora scappo, viaggio nel tempo come il protagonista del romanzo di Wells ma all'indietro, prima di quella Guerra il cui terrore credevamo ci avesse reso migliori e che invece ci fa sempre più egoisti.


E inevitabilmente guardo un film di Fred Astaire: lo vedo danzare sui sogni, sulla leggerezza di un'anima che niente può turbare fino in fondo perché ogni difficoltà in quel genere di cinema è solo un difficile appoggio per arrivare più in alto.

E non ci sono grandi dolori ma solo grandi ostacoli.

E si può amare una vita semplicemente incrociando gli sguardi per dieci secondi.




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