sabato 2 agosto 2008

CAMMINANDO, DANZANDO E.....


CANTANDO SOTTO LA PIOGGIA



 



Qualcuno di voi ha realmente mai "cantato sotto la pioggia"?



Intendo dire se qualcuno di voi,



specie qualche ragazzo ispirato da forti sensazioni come il buon Don Lockwood-Gene Kelly di "Singin' in the rain", ha ,mai capovolto la sfortuna di un improvviso temporale estivo mutandola in un momento di libertà e di esaltazione emozionale: uscendo allo scoperto, in strada, in mezzo alla gente



magari cantando proprio:



I'm singing in the rain
Just singing in the rain
What a glorious feelin'
I'm happy again



I'm laughing at clouds
So dark up above
The sun's in my heart
And I'm ready for love



e imitando qualche passo di danza o chiamando a sé un' altrettanto folle compagna di ballo disposta a sacrificare la sua camicetta pulita sotto l'acquazzone.



Poco tempo fa, per un concerto "rievocativo", ho interpretato:



Le gocce cadono ma che fa, se ci bagnamo un po'
domani il sole ci potrà asciugar.
Non si rovina il frac,
le scarpe fan cic-ciac,
seguiam la strada del destin!



si tratta (ad una più attenta analisi del testo tutt'altro che banale) di una vera esortazione all'ottimismo durante la guerra. La canzone penso fu anche un po' rimaneggiata nella versione "trio Lescano" perché uno dei testi in circolazione era più esplicito:



Non disperar perchè la vita
non è finita se si spera nel doman.
Non disperar, vedrai che il mondo
in fondo in fondo è pur giocondo
e un dì le nubi passeran.



Se ora cominciassi a parlare di



Scende la pioggia ma che fa



Cambia il mondo attorno a me



per amore sto morendo



credo si capirebbe ancor meglio il filo conduttore del discorso ma a dire il vero non amo troppo questa cover. Anche se non ho idea di che cosa raccontasse il brano originale dei "the turtles" e sebbene il bellissimo testo a metà tra disperazione e speranza fu bene interpetato dal giovanissimo Morandi.

 La pioggia in poesia o in musica è un po' una metafora purificatrice. Lava via un dolore, porta cambiamento oppure si tramuta da fastidio in piacevole accompagnamento musicale delle proprie emozioni.



In alcuni versi ci si concentra proprio sulla bellezza dell'acqua che trasforma il panorama, ciò che ci circonda ed offre un modo diverso di vedere tutto. Più spesso però c'è il richiamo al fatto che, dopo un temporale ci sarà sempre il Sole che è comunque un immagine universalmente positiva
per cui la metafora richiama principalmente la speranza di un male che prima o poi finirà.



 



Talvolta le belle emozioni, l'amore, nemmeno ci fanno sentire gli abiti zuppi addosso o la violenza del temporale sui nostri capelli bagnati. Niente può fermarci, tantomeno gli occhi dei passanti: niente può impedirci di scendere in strada e cantare ad alta voce, ballare sui marciapiedi, saltare nelle pozzanghere.



Un po' come quando, da bambini, ci rotolavamo nel fango incuranti delle conseguenze (nostra madre però non era così spensierata). 



E' chiaro che l'ho fatto anch'io



E so che lo farò ancora.



 



Così ora, nella fiera delle citazioni scontate e troppo celebri del mio blog (poiché amo i classici, che altro fare?)...potrei concludere con "La pioggia nel pineto"



ma poiché penso che anche nella storia della musica ci siano meravigliosi testi e poesie



termino con le parole di una delle mie canzoni preferite:



 



 


Raindrops keep falling on my head
And just like the guy whose feet are too big for his bed
Nothin seems to fit
Those



raindrops are falling on my head,



they keep falling

So I just did me some talkin to the sun
And I said I didnt like the way he got things done
Sleepin on the job
Those



raindrops are falling on my head



they keep falling

But there's one thing



I know
The blues he sends to meet me



wont defeat me
It wont be long till happiness steps up to greet me

Raindrops keep falling on my head
But that doesnt mean my eyes will soon be turnin red
Cryings not for me
Cause



I'm never gonna stop the rain by complainin
Because Im free




Nothings worrying me.



 



gene_kelly_03



 



 

4 commenti:

  1. In questi tempi in cui trovare un po' di pioggia può essere davvero arduo, vado spesso in piscina per lavare via un po' dei miei malesseri.
    E devo dire che funziona abbastanza. Non so se per l'acqua, o per il corpo che diventa mprovvisamente leggero, o per la fatica, ogni volta esco rigenerata. Il problema è che le nuovole si ripresentano incuranti il giorno dopo...
    sb

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  2. Questo commento è stato eliminato da un amministratore del blog.

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  3. Come capisco questo commento!
    A me accade lo stesso con la corsa: quell'oretta che passo cercando di essere più veloce dei miei pensieri, forse cercando di scappare dal male per arrivare fino alla doccia conclusiva. Non so perché alla fine di ogni corsa mi sento più forte, forse persino più bello!
    Poi quelle nuvole....che tornano a soffocarmi....
    penso che la prossima settimana mi regalerò una settimana in posti bellissimi, solo io e la mia bicicletta lontani dalle nuvole anche sotto le piogge.....

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  4. Come capisco questo commento!
    A me accade lo stesso con la corsa: quell'oretta che passo cercando di essere più veloce dei miei pensieri, forse cercando di scappare dal male per arrivare fino alla doccia conclusiva. Non so perché alla fine di ogni corsa mi sento più forte, forse persino più bello!
    Poi quelle nuvole....che tornano a soffocarmi....
    penso che la prossima settimana mi regalerò una settimana in posti bellissimi, solo io e la mia bicicletta lontani dalle nuvole anche sotto le piogge.....

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