IL RE TRAVICELLO
Olim ranae errantes liberae in paludibus magno cum clamore ab Iove petiverunt regem ut dissolutos mores vi compesceret.
Pater deorum risit atque ranis dedit tigillum, quod magno strepitu in stagnum cecidit. Dum ranae, metu perterritae, in limo latent, una tacite e stagno caput protulit et, explorato rege, cunctas evocavit. Aliae ranae, timore deposito, supra lignum insiluerunt et inutile tigillum omni contumelia laeserunt, postea ad Iovem nonnullas miserunt ut alium regem peterent.
Tum Iuppiter misit horribilem hydrum, qui ingentem ranarum caedem fecit. Frustra miserae ranae per totam paludem currebant ut mortem vitarent; denique furtim ad Iovem Mercurium miserunt petiturum ut ille rursus infelices adiuvaret. Tunc contra deorum rex dixit:" Quia noluistis vestrum bonum ferre, nunc malum vestrum perferte!"
ESOPO (dedicato a tutti i liceali ed ex liceali)
per una volta che scrivi non puoi scrivere in italiano??? io il latino non lo so, non l'ho studiato, ho fatto ragioneria!
RispondiEliminaJack
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La traduzione giunge grazie a Mr. Tempesta che la chiede.......
RispondiElimina(molto libera...)
Una volta le rane erravano libere nello stagno e chiesero a Giove con grande clamore un re affinchè reprimesse con forza i costumi corrotti.
Il padre degli dei rise e diede alle rane un pezzo di legno (il travicello), che cadde con grande rumore nello stagno.
Allora le rane, spaventate, si nascosero nel limo, una tirò fuori il capo dallo stagno silenziosamente, visto il re, chiamò tutte.
Le altre rane, deposto il timore, salirono sopra il legno e offesero con ogni insulto il legno, dopo mandarono alcune di loro a Giove per chiedere un altro re.
Allora Giove mandò un orribile serpente, che fece una grande strage di rane. Le povere rane correvano per tutta la palude inutilmente per evitare la morte; infine per caso mandarono Mercurio a Giove per chiedere se quello di nuovo aiutasse le infelici.
Allora in risposta il re degli dei disse:" Poichè non avete voluto sopportare il vostro bene, ora sopportate il vostro male!"
La morale secondo me è: "Giove non capisce niente"
La seconda morale può piacere alle sinistre italiane per cui la sottintendo in quanto cittadino super partes ma critico.....
La traduzione giunge grazie a Mr. Tempesta che la chiede.......
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Una volta le rane erravano libere nello stagno e chiesero a Giove con grande clamore un re affinchè reprimesse con forza i costumi corrotti.
Il padre degli dei rise e diede alle rane un pezzo di legno (il travicello), che cadde con grande rumore nello stagno.
Allora le rane, spaventate, si nascosero nel limo, una tirò fuori il capo dallo stagno silenziosamente, visto il re, chiamò tutte.
Le altre rane, deposto il timore, salirono sopra il legno e offesero con ogni insulto il legno, dopo mandarono alcune di loro a Giove per chiedere un altro re.
Allora Giove mandò un orribile serpente, che fece una grande strage di rane. Le povere rane correvano per tutta la palude inutilmente per evitare la morte; infine per caso mandarono Mercurio a Giove per chiedere se quello di nuovo aiutasse le infelici.
Allora in risposta il re degli dei disse:" Poichè non avete voluto sopportare il vostro bene, ora sopportate il vostro male!"
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Il padre degli dei rise e diede alle rane un pezzo di legno (il travicello), che cadde con grande rumore nello stagno.
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Le altre rane, deposto il timore, salirono sopra il legno e offesero con ogni insulto il legno, dopo mandarono alcune di loro a Giove per chiedere un altro re.
Allora Giove mandò un orribile serpente, che fece una grande strage di rane. Le povere rane correvano per tutta la palude inutilmente per evitare la morte; infine per caso mandarono Mercurio a Giove per chiedere se quello di nuovo aiutasse le infelici.
Allora in risposta il re degli dei disse:" Poichè non avete voluto sopportare il vostro bene, ora sopportate il vostro male!"
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