giovedì 30 dicembre 2021

KRUSCEV E DISNEYLAND

MICKEY MOUSE E LA GUERRA FREDDA


Nikita Sergeevic Kruscëv, passato alla storia come Segretario del Partito Comunista dell'Unione Sovietica nel decennio più delicato della Guerra Fredda con gli Stati Uniti, è ricordato molto più spesso per uno dei momenti più iconici del XX secolo: "La scarpa all'ONU"
Nell'ottobre del 1960, furioso per un intervento del delegato filippino ad una seduta dell'ONU, riuscì a zittirlo sbattendo più volte la sua scarpa sul tavolo. La scena fece epoca e strappò molti sorrisi in un periodo difficile ma non è l'unico episodio che ci aiuta a definire il profilo umano di quest'uomo: tanto astuto quanto poco scolarizzato e incline a gesti e frasi poco consoni al ruolo di un capo di stato.

L'iniziale desiderio di coesistenza pacifica con i regimi capitalisti occidentali e la destalinizzazione, portarono a uno scambio di visite con il nemico a stelle strisce così, il 15 settembre 1959, Kruscëv, moglie, quattro figli e altri delegati, atterrarono a Washington per la prima visita di un Segretario di Stato Sovietico negli Stati Uniti. Atteso dal Presidente Eisenhower.

Fu un evento epocale che lasciava presagire grandi speranze. Per lo più disattese.

Ciò a cui forse non erano preparati, sia i media sia i curatori americani della visita e della sicurezza, era la forte personalità del russo, unita alla sua imprevedibilità nelle azioni e nelle dichiarazioni.
Ai microfoni della televisione americana, ad esempio, disse: "I vostri nipoti vivranno sotto un regime comunista!" dichiarazione che ai tempi incuteva più timore di un Giudizio Universale. Al termine di una visita ad una immensa azienda zootecnica sperimentale commentò: "Pigs are too fat and the turkeys are too small" che può sembrare l'imitazione di una delle centinaia di barzellette che circolavano all'epoca riguardo i dialoghi tra i due leader.

Durante la visita programmata a Hollywood, negli studi della 20th Century Fox e accompagnati dai più celebri attori dell'epoca come Sinatra, Niven e la Monroe, la comitiva russa ebbe l'incredibile privilegio di poter assistere ad un allestimento dal vivo, solo per loro, di alcune scene cantate e danzate riprodotte dal film "Can Can" in uscita in quel periodo.  Davanti a loro si esibivano tra gli altri Frank Sinatra e Shirley Maclaine ma, a metà spettacolo, Presidente e famiglia si alzarono e uscirono indignati dopo aver visto troppe cosce femminili all'aria in quelle danze licenziose . Eisenhower e i suoi collaboratori non avevano ben in mente le differenze culturali e di mentalità tra i due paesi e quanto un simile spettacolo potesse sembrare inadeguato a persone della vecchia Europa orientale. Per quanto laica. 
Siamo ben lontani da quando, circa 20 anni dopo, Reagan fece una full immersion di cultura russa prima di visitare il paese nemico, oltre a vedere (8 volte) il film culto "Mosca non crede alle lacrime" (io sono arrivato a tre, però in un arco di tempo decisamente maggiore).

Ma il momento più incredibile fu, sempre durante i giorni in California, la reazione di Kruscev di fronte all'impossibilità di visitare Disneyland per motivi di sicurezza. Tale visita non era stata programmata ma per il presidente sovietico sembrava una questione di primaria importanza a cui seguì una lunga e rabbiosa protesta con parole e rabbia quasi da capriccio infantile: 

Questa la dichiarazione più nota, subito dopo la notizia:
"Cosa c’è là dentro? Una base militare? Un’epidemia di colera? Si sono radunati tutti i gangster per farmi la pelle? Cosa devo fare per vedere disneyland? Suicidarmi?" 



Nella foto, l'allestimento dello spettacolo in esclusiva per la delegazione ospite


MICKEY MOUSE AND THE COLD WAR

Nikita Sergeevic Khrushchev, who went down in history as the Secretary of the Communist Party of the Soviet Union in the most delicate decade of the Cold War with the United States, is remembered much more often for one of the most iconic moments of the twentieth century: "The shoe at the UN"
In October 1960, furious because of an intervention by the Filipino delegate at a UN session, he managed to silence him by banging his shoe on the table several times. The scene was iconic and made and maybe ridicoulos but it is not the only episode that helps us to define the human profile of this man: as cunning as not so much schooled and prone to gestures and phrases not suited to the role of a boss of a big nation.
The initial desire for peaceful coexistence with Western capitalist regimes and de-Stalinization led to an exchange of visits with the star-striped enemy so, on September 15, 1959, Khrushchev, wife, four children and other delegates landed in Washington for the first visit by a Soviet Secretary of State to the United States. Expected by President Eisenhower.
It was an epochal event that bode high hopes. Mostly disregarded.
What perhaps the media and the American curators of the visit and security were not prepared for was the strong personality of the Russian, coupled with his unpredictability in his actions and statements.
To the microphones of American television, for example, he said: "Your grandchildren will live under a communist regime!" a statement that at the time aroused more fear than an Universal Judgment. At the end of a visit to a huge experimental livestock farm he commented: "Pigs are too fat and the turkeys are too small" which may seem an imitation of one of the hundreds of jokes that were circulating at the time about the dialogues between the two leaders.
During the planned visit to Hollywood, in the studios of 20th Century Fox and accompanied by the most famous actors of the time such as Sinatra, Niven and Monroe, the Russian group had the incredible privilege of being able to attend a live staging, just for them, of some sung and dance scenes reproduced from the movie "Can Can" released in that period. In front of them were performing, among others, Frank Sinatra and Shirley Maclaine but, halfway through the show, the President and family stood up and walked out indignantly after seeing too many female thighs in the air in those licentious dances. Eisenhower and his collaborators did not have in mind the cultural and mental differences between the two countries and how inadequate such a show might seem to people of old Eastern Europe. However atheist. 
We are a long way from when, about 20 years later, Reagan made a full immersion in Russian culture before visiting the enemy country, as well as seeing (8 times) the cult film "Moscow does not believe in tears".
But the most incredible moment was, again during the days in California, Khrushchev's reaction to the impossibility of visiting Disneyland for safety reasons. This visit had not been planned but for the Soviet president it seemed a matter of primary importance which was followed by a long and angry protest with words and anger almost from childish whim:
This is the best known statement, immediately after the news:
"What's in there? A military base? A cholera epidemic? Have all the gangsters gathered to get my skin? What do I have to do to see Disneyland? Kill myself?"





venerdì 24 dicembre 2021

CENTO ANNI PRIMA DI TE

NON SONO ADATTA PER LE SIGNORINE


La notte di Natale del 1921. 

Proprio " cento anni fa"... 

Una vita


di lotta e passione. Seconda di sette sorelle, nata nel Cile di fine 800, in una famiglia nobile e facoltosa,  vissuta da combattente anarchica e femminista tra operai e sindacalisti. Una vita di forza e dolore, reclusa in un convento dopo un processo farsa. Morta a Parigi, suicida e giovanissima, la notte di Natale del 1921.

Come dicevamo: non nacque ma peri' Teresa Wilms Montt

proprio cento anni fa. 


 Sono Teresa Wilms Montt
e anche se sono nata cento anni prima di te,
la mia vita non è stata tanto diversa dalla tua.
Anche io ho avuto il privilegio d’essere donna.
E’ difficile essere donne in questo mondo.
Tu lo sai meglio di tutti.
Ho vissuto intensamente ogni respiro e ogni istante della mia vita.
Ho distillato una donna.
Hanno cercato di reprimermi ma non ci sono riusciti con me.
Quando mi hanno voltato le spalle, io ci ho messo la faccia.
Quando mi hanno lasciato sola, ho dato compagnia
Quando hanno voluto uccidermi, ho dato vita.
Quando hanno voluto rinchiudermi, ho cercato la libertà.
Quando mi amavano senza amore, ho dato ancora più amore.
Quando hanno cercato di zittirmi, ho urlato.
Quando mi hanno picchiato, ho risposto.
Sono stata crocefissa, morta e sepolta,
dalla mia famiglia e la società.
Sono nata cento anni prima di te
comunque ti vedo uguale a me.
Sono Teresa Wilms Montt,
e non sono adatta per le signorine.

Soy Teresa Wilms Montt… 

y aunque nací cien años antes que tú, mi vida no fue tan distinta a la tuya. Yo también tuve el privilegio de ser mujer. Es difícil ser mujer en este mundo. Tú lo sabes mejor que nadie. Viví intensamente cada respiro y cada instante de mi vida. Destilé mujer. Trataron de reprimirme, pero no pudieron conmigo.

Cuando me dieron la espalda, yo di la cara.

Cuando me dejaron sola, di compañía.

Cuando quisieron matarme, di vida.

Cuando quisieron encerrarme, busqué libertad.

Cuando me amaban sin amor, yo di más amor.

Cuando trataron de callarme, grité.

Cuando me golpearon, contesté.

Fui crucificada, muerta y sepultada por mi familia y la sociedad.

Nací cien años antes que tú y sin embargo te veo igual a mí.

Soy Teresa Wilms Montt, y no soy apta para señoritas”.

mercoledì 8 dicembre 2021

AMNESIA

-Senti: come si chiamano quei gruppi di fanatici religiosi... con riti strani... che si incontrano in luoghi segreti?

-Sono le sette 

-È tardi devo andare