domenica 25 agosto 2013

IL CANTAUTORE

CONTRO IL SISTEMA



Il cantautore gridava la sua rabbia e sognava un mondo di giustizia.  La sua chitarra con placche d’oro e due diamanti incastonati emetteva note lunghe e dolci mentre la sua voce graffiava l’aria con la sua convinzione.

Viveva in California, in una grande tenuta di sua proprietà con parchi e piscine ma aveva possedimenti in mezzo mondo e da quei paradisi di quiete e natura poteva apprezzare i veri valori della vita e insegnare ai ragazzi la via dell’amore. Dai suoi video ci raccontava del mondo avaro e crudele, di una società consumistica e senza senso. 
“Si invecchia tutti passivamente, senza dare alla vita e ai valori il giusto peso”: questo erano le parole che accompagnavano le sue note anche se a volte faticava la sua voce, ostacolata dagli zigomi e dalle labbra semi immobilizzati dagli interventi chirurgici.
Amava gli animali e aveva un grande allevamento di cani che eseguivano alla perfezione ogni suo comando e vincevano medaglie e trofei in competizioni ed esibizioni. Le sue amate bestie erano orgogliosissime di tutte quelle vittorie.
Il cantautore aveva composto un brano dolcisismo e con le sue dita arpeggiava l’amore, con le parole animava il sentimento vero. Un amore non basato solo sull’apparenza ma eterno: fatto di piccoli gesti quotidiani. La sua quarta moglie, una modella argentina più giovane di lui di una quarantina d’anni, ascoltava sempre quella canzone: il cantautore le aveva regalato i diritti della pubblicazione per il suo compleanno che fruttavano oltre 40.000 euro l’anno, insieme a una Mercedes nuova. Prima di sposarsi di nuova, con la sorella di lei, sentiva spesso la sua mancanza durante le lunghe tournee in giro per il mondo. In quelle noiose sere al Casinò in cui finiva sempre per perdere montagne di soldi e donarne altrettanti alla fan di turno o alla professionista che divideva il letto con lui in qualche Grande Albergo.

Odiava gli inquinatori e gli sfruttatori dell’ambiente, in prima persona aveva parlato con il primo Ministro per opporsi alla costruzione di un Aeroporto che avrebbe necessitato il disboscamento di un’area grande almeno come il suo campo da golf personale. Per l'occasione si era recato presso la sede del Governo a sue spese, utilizzando il suo elicottero personale.

Sollecitava la necessità di aiutare i Paesi del terzo mondo e lui in prima persona donava grandi quantità di denaro grazie ai suoi concerti benefici che gli fruttavano un ritorno di immagine, diritti e introiti commerciali altrettanto consistente. Non gli bastava: grazie a un giro di denaro che gli consentiva milioni di euro di evasione fiscale, in realtà si permetteva di fare altra beneficenza che probabilmente neppure possiamo sapere.

“Solidarietà” “Aiuto reciproco” nel ritornello di uno dei suoi successi, la stessa canzone che cantavano un gruppo di ex operai che avevano perso il lavoro e avevano occupato in comunità un vecchio casolare abbandonato da tanti anni e semi diroccato all’interno di un terreno di proprietà del cantautore: non potevano più permettersi un affitto. Il cantautore li fece sgomberare con l’aiuto della Polizia: era d’accordo sulla protesta ma non per questo riteneva  giusto occupare abusivamente proprietà altrui. Era solo una questione di principio, niente di personale.

Lui gridava contro le multinazionali che detenevano una quota consistente delle azioni della sua Casa Discografica e dedicava molto tempo a divulgare informazioni sul cibo sano e su un’alimentazione che consentisse una vita più salutare ed equilibrata.
L’alcolismo, la cocaina e le droghe che assumeva quotidianamente lo spensero all’età di 63 anni durante un festino con minorenni ma il suo senso di giustizia e la sua musica rimangono con noi. Sempre.